03/03/13

pita di cipolle di Mykonos / mykoniatiki kremmydopita


mykoniatiki kremmydopita

Nel mio immaginario fanciullesco,  Mykonos era sinonimo di  pellicano. Cartoline dell’epoca, molto prima che l’isola diventasse meta  mondiale di turismo estivo, ritraevano un pellicano  sulle stradine di Mykonos, tra gli sguardi divertiti dei mykoniati e dei pochi turisti che ci andavano.
Il pellicano Petros (questo era il suo nome) era la mascotte dell'isola. Vi approdò in una serata degli anni '50 del secolo scorso sulla barca del pescatore Thodorìs insieme ad altri 2 pellicani e non c’era verso che se ne andasse. Né lui né gli altri due.
 
Thodorìs li nutriva tutti i giorni con dei pesci; dopo qualche mese uno di loro morì; si disse che era già vecchio. Gli altri due, vivi e vegeti,  svolazzavano tutti i  pomeriggi sopra i mulini a vento,  a ridosso del porto.
D’inverno, il pellicano Petros dormiva in una casetta costruita apposta da Thodoris nel giardino di casa sua.
Con il tempo ha imparato a riconoscere tutti i pescatori;  aspettava che tornassero a terra e gli dessero dei pesci,  affrettandosi ad acchiapparli prima che arrivassero i gatti.
Diventò famoso; i turisti lo cercavano e lo fotografavano mentre si aggirava per le stradine di Mykonos.
La sua fine  è stata improvvisa; morì investito da un'auto nel 1985. Ma siccome i mykoniati si erano ormai affezionati al pellicano che negli anni è diventato quasi un segno distintivo dell’isola, di quell' isola povera che non aveva ancora conosciuto le ebbrezze della ricchezza e del turismo, hanno sempre un pellicano che si aggira per le stradine e che si chiama Petros. 

La kremmydopita è un altro segno distintivo dell’isola. Come riporta Dimitris Rousounelos nel suo libro  che ho profondamente amato "La cucina di Mykonos" , il formaggio che si utilizza per la farcitura è la tyrovolià, formaggio locale come è naturale che sia del resto.
Il peperoncino che generalmente è poco usato nella cucina tradizionale greca nella sua ricetta non c'è; al suo posto c'è il pepe. 

Se decidete di farla, cosa che consiglio calorosamente, potete tagliare la feta con un altro formaggio, una buona ricotta di capra per esempio, nella proporzione di 50:50 oppure quella che volete, ma la feta obbligatoriamente deve prevalere se non rispettate il 50:50.


Petros con Thodoris e 2 bimbi in una foto del 1963 - foto e info da qui
Per la pasta: (per una teglia di circa 20 cm di diametro)
  •           1/2 vasetto  ( da 125 gr.) di yogurt intero
  •           pari olio  evo
  •           1/2 cucchiaino di sale
  •           1/2 cucchiaino di lievito in polvere (non vanigliato)
  •           250 gr. (circa)  di farina per tutti gli usi
Per il ripieno:
  •           500 gr. di cipolle bianche affettate
  •           aneto  tritato
  •           un poco di peperoncino tritato (in alternativa pepe nero)
  •           150 gr. di feta
  •           3 cucchiai di olio evo
Procedimento:
Impasto:
Preparare  l’impasto mescolando  tutti gli ingredienti in una bacinella.  L'impasto deve essere  morbido. Se serve, aggiungere  un poco di olio se è troppo sodo o un poco di farina se è troppo appiccicoso e non si riesce a lavorare. Impastare per 5 - 7 minuti, formare una palla e mettere in una bacinella leggermente oliata. Coprire e lasciare riposare per 1 ora.
Farcitura:
Mentre l’impasto riposa, versare in una padella l’olio e far appassire dolcemente le cipolle per circa 20 minuti. Unire il peperoncino e l'aneto,  mescolare e ritirare  dal fuoco. Aggiungere la feta sbriciolata con le mani, mescolare bene con un cucchiaio e lasciare raffreddare completamente.
Composizione e cottura:
Dividere la pasta in due pezzi. Un pezzo leggermente più grande dell’altro. Oliare  la teglia dove andremo a cuocere la pita e stender  il pezzo più grande della pasta facendolo aderire bene sia sul fondo che ai bordi.. Versare il ripieno e con un cucchiaio livellare. Girare sul ripieno stesso la pasta che fuoriesce dalla teglia e coprire con l’altro pezzo di pasta che avremmo tirato nelle dimensioni della teglia.

Bucherellare con una forchetta  a 5 – 6 punti  e infornare a 180 gradi per circa 1 ora.
Togliere dal forno, lasciare intiepidire e tagliare a porzioni.

Si mangia come merenda, a colazione per chi ama le colazioni salate, ma anche come pranzo o cena accompagnata da una ricca insalata di pomodori e cetrioli.



21 commenti:

Vita ha detto...

Ειρήνη η πίτα σου υπέροχη! Τα κρεμμύδια μας αρέσουν όπου κι αν μπούνε. Διόρθωσε την ποσότητα σε γραμμάρια γιατί παραείναι πολλά 500 κιλά :-)
Καλή εβδομάδα και καλό μήνα!

Irene ha detto...

@vita
ω χριστε μου!!! τι επαθα!!!!
σε ευχαριστω πολυ
καλο βραδυ

loulou ha detto...

Κρεμμυδόπιτα! Γλυκιά και αλμυρή! Από τους συνδυασμούς που ξετρελαίνομαι! Ωραία και η μυκονιάτικη ιστορία..Καλό βράδυ!

annaferna ha detto...

grazie cara come sempre per le belle storie che ci dedichi sulla tua bellissima terra!
e grazie per questa ricetta che ho gìà salvato e proverò :)
baci

ΕΛΕΝΑ ha detto...

Από τις ωραιότερες πίτες, είναι απίστευτη η γλυκύτητα και η νοστιμιά που δίνουν τα κρεμμύδια σε μια πίτα!
Φιλιά, καλή βδομάδα!

mm_skg ha detto...

Η κρεμμυδοπιτα πως μου εχει ξεφυγει? Θα δοκιμαστει παραυτα!

Chiara ha detto...

me lo ricordo il pellicano, sono stata a Mykonos nel 1984, la pita con le cipolle mi manca , la farò!Buona settimana Irene, un bacione....

Unknown ha detto...

Sono stata più volte a Mykonos, isola che adoro, e i pellicani sono davvero suggestivi..è bello vederli gironzolare per le viuzze della città...
Non conoscevo tutta la storia del primo pellicano approdato sull'isola, grazie per i tuoi racconti Irene.
E nemmeno conoscevo questa pita, che ovviamente mi sono già appuntata, visto che adoro sia cipolle, che yogurt e feta!
baci!!! Roberta

Irene ha detto...

@loulou
εχεις δικιο. ο συνδυασμος της γλυκας των κρεμμυδιων με την αλμυρη φετα ειναι υπεροχος.
σε ευχαριστω πολυ.

@annaferna
mi fa solo piacere per quanto mi è possibile far conoscere anche un altro aspetto di mete così turistiche che quasi ci si dimentica che sono abitate da persone da sempre.
grazie anna, un abbraccio

Irene ha detto...

@elena
την κρεμμυδοπιτα αρχισα να την φιαχνω επειδη ο συζυγος λατρευει τα κρεμμυδια και ειδικα του αρεσει η πιτσα με κρεμμυδια και τονο! φυσικα τρελλαθηκε και με την κρεμμυδοπιτα οπως ηταν αναποφευκτο!
φιλακια ελενα, καλη εβδομαδα

@marina
σου ξεφυγε διοτι οι πιτες ειναι πολλες!!! που να τις θυμαται ολες κανεις! ποιος ξερει ποσες μου ξεφευγουν εμενα!
φιλια μαρινα, καλη σου εβδομαδα

Irene ha detto...

@chiara
uhhh, ma allora tu hai visto il primo autentico Petros. non fa strano pensare che era lo stesso uccello del 1958? sembrano secoli fa, ma forse anche ai ragazzi anche il 1984 sembra di secoli fa! :)
non te ne pentirai della pita, ne sono sicura, conoscendo il tuo amore per la cucina greca.
un abbraccio e buona settimana

Irene ha detto...

@roberta
guarda, ho postato la storia del primo pellicano proprio perchè essendo ormai praticamente in primavera e con l'estate che si avvicina, pensavo che qualcuno magari andrà in vacanza a mykonos e forse gli fa piacere conoscere il perchè dei pellicani e tu me lo confermi.
la pita falla, vale veramente!
un abbraccio cara
buona settimana

Giulia Pignatelli ha detto...

bellissimo racconto... Questa pita mi attira molto, anche noi qui in Puglia facciamo una pizza di cipolle molto simile, ovviamente non c'è la feta ;) Buona giornata!

Penelope ha detto...

Μια φορά μόνον έχω κάνει μέχρι σήμερα, στο μαγειρικό μου βίο, κρεμμυδόπιτα, Ειρήνη μου.

Με βάζεις σε πολλές σκέψεις σήμερα...καθώς σκέφτομαι να φτιάξω μια πίτα το βραδάκι μια και φαίνεται πολύ καλή.

Καλημέρα και καλή εβδομάδα να έχεις.

Gambetto ha detto...

Non sono mai stato a Mykonos, ne mi ha mai attirato per l'eccessiva 'esposizione turistica'. Tu riesci a trovare però l'amo che mi fa abboccare, quello della cucina e non da meno quello della storia, la stessa che orde di barbari con reflex smantellano pezzo per pezzo dedicandosi agli stereotipi di classe.
La Grecia è altro. Non te lo prometto...perchè mi costa...ma prima o poi...forse...dedicherò una pagina intera personale a questo paese e se non lo faccio ma la scrivo te la giro comunque in privato.

Irene ha detto...

@giulia
grazie. mi sono ricordata improvvisamente del pellicano di mykonos che spopolava quando ero piccola; per fortuna ho trovato i riferimenti e li ho riportati.
tra voi e noi c'è molto che ci accomuna!

Irene ha detto...

@penelope
πηνελοπη μου και εγω εχω φιαξει κρεμμυδοπιτα πολυ λιγες φορες, και καμια απο αυτες δεν το μετανιωσα.
φιλακια κουκλα μου.

@gambetto
è esattamente per lo stesso motivo che non metto piede da anni a queste isole. e la cosa che mi dispiace è che chi ci va apprezza giustamente la bellezza ma della loro storia non ne sa nulla; la maggior parte sicuramente.

piccoLINA ha detto...

wowowow...me l'ero persa...ma che buona dev'essere!
Mi intriga molto anche la pasta...
Ma quanto mi piaccione queste ricette!!!!!
:-)

Un abbraccio
Paola

Irene ha detto...

@paola
grazie paola! anche io le adoro!!! :)

Unknown ha detto...

Io quest'anno sono stata a Santorini e ho mangiato il purè di fave, squisito....l'isola ha due versanti completamente diversi ma è bella tutta con quei paesini bianchi appollaiati sulle colline. Per non parlare del tramonto sul mare visto a OIA anche Fira molto affascinante...la prox volta andrò a Mykonos a cercare Pedros

Irene ha detto...

sono isole speciali. panorami mozzafiato e con una gastronomia tutta da scoprire.
grazie del commento

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